Tag

Ecco le novità in arrivo nel campo delle detrazioni con la Legge di bilancio 2018

Finanziaria 2018 Sportello Energia FVG

La Legge di bilancio 2018, che dovrebbe essere approvata in questi giorni, conferma principalmente le detrazioni già presenti per il risparmio energetico e per le ristrutturazioni, apportando solo alcune modifiche e introducendo delle novità. Di seguito spiegheremo sinteticamente cosa cambierà con la sua approvazione.

Detrazione al 65% per risparmio energetico

Detrazione prorogata fino al 31 dicembre 2018 sempre nella percentuale del 65%. Restano invariati i soggetti che vi possono accedere ed i requisiti degli immobili, come i limiti di spesa massimi ammissibili. Alcuni interventi tuttavia passano alla percentuale del 50%, ecco quali:
– sostituzione dei serramenti compresi gli infissi;
– installazione di schermature solari;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto). Rimangono quindi esclusi dalla detrazione gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A.
Per quanto riguarda sempre l’impianto di climatizzazione si potrà accedere ancora alla percentuale del 65% se la sostituzione verrà fatta con:
– impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione di classe A o superiore;
– generatori d’aria calda a condensazione;
– caldaia a condensazione di classe A o superiore abbinata a sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, cioè per semplificare termostati abbinati a sistemi modulanti.
Si aggiunge inoltre alla lista degli interventi incentivati la spesa per l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti (valore massimo della detrazione di 100.000 euro). Per poter beneficiare della detrazione, gli interventi devono condurre a un risparmio di energia primaria, come definito all’Allegato III del Decreto Interministeriale 4 agosto 2011, pari almeno al 20%.
Cambiano inoltre gli interventi per i quali è possibile cedere il credito: non solo infatti per i lavori sulle parti condominiali ma anche per quelli effettuati sulle singole residenze. Potranno cedere il credito non solo i soggetti incapienti ma anche quelli capienti (questi ultimi limitatamente a fornitori e a soggetti privati ma non agli istituti di credito e intermediari finanziari).

Interventi antisismici e di efficientamento energetico su parti comuni condominiali

Per interventi sulle parti comuni dei condomini che riducono contemporaneamente il rischio sismico e i consumi energetici, la detrazione è pari all’80 o all’85%.
La detrazione maggiorata vale per gli edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 ed è alternativa alle altre detrazioni previste. E’ dell’80% se gli interventi determinano il passaggio ad una classe di rischio inferiore, o dell’85% se il rischio scende di due classi di rischio.
Lo sgravio è ripartito in dieci quote annuali di pari importo, mentre il limite di spesa è di 136’000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Detrazione al 50% per ristrutturazioni

Questa detrazione rimane completamente invariata e valida alle stesse condizioni fino al 31 dicembre 2018.
Il sismabonus invece sarà valido fino al 31 dicembre 2021 come già confermato dalla Legge finanziaria 2017.
Confermato anche il bonus mobili collegato alla detrazione al 50%, sempre che gli interventi siano stati realizzati a partire dal 1° gennaio 2017.

Novità: il “bonus verde”

Novità introdotta dalla Legge di bilancio 2018 il cosiddetto “bonus verde”. Si tratta sempre di una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute per:
a) “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
b) realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
La detrazione spetta anche per le  spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, per un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Sono comprese le spese di  progettazione e  manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi ivi indicati.

Prossimamente tutti gli aggiornamenti in merito sempre sul nostro sito.

Se hai domande o dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Tag

Efficientamento energetico di una scuola elementare, il Conto Termico per la Pubblica Amministrazione

Il caso pratico di cui parliamo oggi è uno dei casi presentati come best practice dal GSE. Nello specifico analizzeremo come la Pubblica Amministrazione di Villanova d’Asti ha reso più efficiente una delle scuole del territorio beneficiando degli incentivi previsti dal Conto Termico, ma prima di iniziare vediamo insieme che cos’è.
Il Conto Termico è uno strumento di incentivazione per interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Il Governo italiano ha messo a disposizione 900 milioni di euro all’anno di incentivi di cui 200 sono destinati alle Pubbliche Amministrazioni.
Le richieste possono essere presentate a fine lavori attraverso la modalità dell’accesso diretto. Per le PA è anche consentito accedervi con prenotazione, il che consente di riservare gli incentivi prima dell’avvio dei lavori. In accesso diretto l’importo è erogato in un’unica soluzione, per i soggetti privati fino a 5.000 euro (dal 2016, prima il limite era solo 600 euro), mentre per le PA prescindendo dall’importo. Qualora invece si sia optato per l’accesso con prenotazione, il destinatario riceve una rata di acconto ad avvio lavori e il saldo una volta terminati.
Oggetto di intervento è stata la scuola primaria Gianni Rodari di Villanova d’Asti (Asti); questo edificio di 557m2 fu costruito nel 1965 e, come tutti gli edifici di quegli anni, risultava energeticamente poco efficiente.

Così, nel 2013, l’amministrazione locale decise di adottare una serie di misure per il risparmio energetico. Per scegliere quali fossero gli interventi migliori, l’istituto scolastico ottenne l’attestato di prestazione energetica ed effettuò la diagnosi energetica ricevendo un incentivo di 1.400 euro; infatti il Conto Termico prevede per le Pubbliche Amministrazioni la copertura, entro certi massimali, del 100% di queste prestazioni.
Gli interventi suggeriti in fase di analisi e successivamente attuati sono stati molteplici, riguardanti sia l’involucro che gli impianti. Per rendere più efficiente l’involucro edilizio, riducendo le dispersioni di calore verso l’esterno durante il periodo invernale e il suo ingresso durante quello estivo, sono stati isolati termicamente 630 m2 di pareti e 120 m2 di solai, ricevendo un incentivo di 25.000 euro a fronte di una spesa di 63.000 euro. A questo è seguita la sostituzione delle chiusure trasparenti, 33 m2, per i quali sono stati erogati 5.700 euro su 14.000 euro. Sono stati poi installati 100 m2 di schermature solari al fine di ridurre il surriscaldamento dell’edificio durante il periodo estivo a causa dell’irraggiamento solare e ridurre l’eventuale uso di climatizzatori o ventilatori; per questo intervento sono stati corrisposti 6.000 euro su 18.000 euro.
A livello impiantistico invece si è scelto di sostituire il vecchio generatore di calore con una caldaia a condensazione con potenza termica totale di 57,5 kW e installare un impianto solare termico con una superficie solare lorda di 7,5 m2, la spesa sostenuta per l’attuazione di questi due interventi è stata complessivamente di 31.500 euro dei quali 3.300 euro sono stati coperti dagli incentivi.

Con il Conto Termico previsto dal decreto 28/12/2012, l’istituto ha recuperato in tempi brevi il 32% della spesa totale sostenuta (40.000 euro su 125.500), riducendo la propria bolletta energetica e restituendo una scuola efficiente e confortevole ai suoi studenti.
Dal 31 maggio 2016, il Conto Termico è diventato 2.0 potenziando e semplificando il meccanismo di sostegno precedentemente introdotto. Oltre ad un ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono comprese anche le società in house e le cooperative di abitanti), sono stati introdotti nuovi interventi di efficienza energetica. Le variazioni più significative riguardano anche la dimensione degli impianti ammissibili, che è stata aumentata, mentre è stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo. Altre novità riguardano gli incentivi stessi: è stato infatti previsto sia l’innalzamento del limite per la loro erogazione in un’unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro), sia la riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi.
Il nuovo CT consente alle Pubbliche Amministrazioni di esercitare il loro ruolo esemplare previsto dalle direttive sull’efficienza energetica e contribuisce a costruire un “Paese più efficiente”.
Vi salutiamo con l’augurio di Christian Giordano, Sindaco di Villanova d’Asti: «Efficientare le nostre scuole è possibile e conviene. Il Conto Termico, sommato al risparmio in bolletta, ci consente di rientrare della spesa sostenuta in tempi rapidi e di beneficiare successivamente anche dei risparmi energetici. Spero che anche i miei colleghi Sindaci comprenderanno e sfrutteranno presto questa opportunità.»

Articolo tratto dalla brochure “Conto Termico nella PA, Un caso di successo: energia nuova per una scuola italiana” realizzata dal GSE, scaricabile a questo link (“Brochure best practice”).

Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

 

Tag,

Il nuovo Conto Termico 2.0 per la Pubblica Amministrazione

Imm art CT per PA Sportello Energia FVG

Il nuovo Conto Termico 2.0, in vigore dal 31 maggio 2016, potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno già introdotto dal decreto 28/12/2012, ovvero il vecchio Conto Termico, e incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I beneficiari sono Pubbliche Amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati alle PA. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici.

 

Rispetto agli altri incentivi presenti nel campo del risparmio energetico, si tratta di contributi a fondo perso.
Per la Pubblica Amministrazione oltre all’accesso diretto, c’è la possibilità dell’accesso tramite prenotazione. Infatti se si rispettano alcuni requisiti, è possibile fare richiesta di un acconto per i lavori, che può consistere nei 2/5 o nel 50% dell’importo totale dell’incentivo.
Inoltre è stato stilato un elenco di apparecchi “a catalogo” che permettono un più semplice accesso al sistema di richiesta dell’incentivazione. Questa lista è continuamente implementata dal GSE e aggiornata sul sito a questo link.

Il campo degli interventi incentivabili si è allargato rispetto al “vecchio conto”. Per la Pubblica Amministrazione è possibile finanziare interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’installazione di sistemi ad alta efficienza. Nello specifico si intende la sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili:
– pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria;
– caldaie, stufe e termocamini a biomassa (es. pellet, legna);
– sistemi ibridi a pompa di calore;
– sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
– installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
Oltre a questi interventi se ne aggiungono altri, vengono infatti finanziati anche interventi per l’efficientamento dell’involucro. In particolare:
– coibentazione pareti e coperture;
– sostituzione serramenti;
– installazione schermature solari;
– trasformazione degli edifici esistenti in “NZEB (Nearly Zero Energy Building)” cioè edifici ad energia quasi zero;
Ed inoltre:
– illuminazione d’interni e delle pertinenze esterne;
– tecnologie di building automation.
Rispetto ai privati, la pubblica amministrazione può beneficiare dell’incentivo anche per la sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza come le caldaie a condensazione.

L’incentivo copre le spese sostenute per una percentuale che varia dal 40 al 55%, fino ad arrivare al 65% per interventi NZEB e per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici. Per le Pubbliche Amministrazioni è ammessa la cumulabilità con altri incentivi in conto capitale, sia di natura statale che non statale e questo gli permette di riuscire a coprire il 100% della spesa.
Infine non è da dimenticare che anche le spese per la diagnosi energetica e l’attestato di prestazione energetica sono finanziabili al 100% per la Pubblica Amministrazione.

Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Tag,

Sostituire la caldaia con la detrazione al 65%

Caldaia condensazione Sportello Energia FVG

Una caldaia a condensazione è una caldaia nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. I consumi possono essere più bassi rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a patto però di non trascurare la manutenzione dell’impianto e di poter contare su un edificio ben isolato dal punto di vista termico.

Le caldaie a condensazione di ultima generazione possono essere combinate con un sistema solare termico, permettendo di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche per più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.

L’Ecobonus prevede delle agevolazioni per chi sostituisce la caldaia esistente con una caldaia a condensazione, determinando quindi un risparmio energetico. Questa detrazione è valida fino al 31 dicembre 2017, per il periodo successivo non vi è ancora alcuna conferma.

 

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus.

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. La nuova caldaia deve essere a condensazione e può essere ad aria o ad acqua.
Il nuovo generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn.
Ove tecnicamente compatibili inoltre devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. E’ richiesta inoltre la verifica e messa a punto del sistema di distribuzione. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questi requisiti vengano rispettati.
Le spese agevolabili sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione della caldaia è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione della caldaia e delle valvole termostatiche che rispetti i requisiti richiesti. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Si ricorda anche che è compito dell’utente indicare sulla domanda on-line il risparmio energetico previsto in seguito all’intervento: il relativo calcolo dovrebbe essere effettuato seguendo le direttive del DPR 59/2009 e applicando le norme UNI TS 11300. Tuttavia, nello spirito di semplificazione previsto dalla legge 99/09, ai fini della detrazione fiscale si possono ipotizzare i risparmi indicati nell’esempio di calcolo semplificato pubblicato sul sito dell’ENEA a questo link http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/caldaia.pdf. Si tenga presente che tale esempio vale per un appartamento tipo di 82 mq. Per un appartamento di metratura inferiore si può tuttavia considerare il medesimo risparmio. Per un appartamento di superficie tra 82 e 164 mq, il risparmio va calcolato in proporzione. Se invece stiamo trattando di una casa isolata della stessa superficie, il risparmio in linea di massima va raddoppiato (condizione conservativa) rispetto a quello previsto nel caso di un appartamento. Oltre 164 mq e per qualsiasi altra tipologia di immobile, il risparmio va calcolato in maniera rigorosa. Si ricorda nuovamente che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:
– fatture relative alle spese sostenute;
– ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
– ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
– schede tecniche;
– originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente).

 

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.

Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o  telefono 0432 163 62 75.

Tag

Passare da una classe G a una classe A1, risparmiando 1.443€ l’anno

Abbiamo già visto in un articolo precedente quali sono le condizioni e i benefici di coibentare l’involucro di un edificio. Ma cosa succede se ci spingiamo più in là e adottiamo altre misure di efficienza energetica? Consideriamo per esempio se oltre all’isolamento, installassimo una caldaia a condensazione, un impianto solare termico e valvole termostatiche ai termosifoni.

Prendiamo in esame un’abitazione in classe G, con superficie di 120 mq e dove vivono 4 persone.
Una caldaia a condensazione è  un apparecchio che rispetto alle caldaie tradizionali a gas riesce a recuperare parte del calore latente presente nei fumi, perché sfrutta la condensazione di questi per ottenere ulteriore energia. Il risultato è un rendimento di combustione maggiore e una minor emissione di CO2 in ambiente.
La valvola termostatica è un dispositivo composto da una valvola autoregolante alla quale è associato un termostato che ha lo scopo di regolare l’apertura della valvola tenendo conto della temperatura ambientale. Vengono applicate sui termosifoni per regolare il flusso di acqua calda in base alla temperatura richiesta dall’ambiente allo scopo di ridurre i consumi di energia e migliorare il comfort interno stabilizzando la temperatura a livelli diversi nei diversi locali a seconda delle necessità.
Un impianto solare termico consente invece di ottenere energia termica gratuita dalla radiazione solare, sotto forma di acqua calda. Nel nostro esempio consideriamo un pannello da 6mq con collettori a tubi sotto vuoto e accumulo da 500 litri.

Esempio 2-solare

L’investimento richiesto si aggira sui 38.702€, dei quali 25.156€ sono recuperabili grazie all’incentivo cosiddetto Ecobonus, in 10 rate annuali.
I risparmi sulle bollette sono elevati poiché vengono applicate molte soluzioni di risparmio energetico, che si rinforzano l’un l’altra. Grazie alla coibentazione, pareti, solaio e serramenti mantengono l’ambiente interno caldo in inverno e fresco d’estate. I pannelli solari permettono di ottenere energia dalla fonte gratuita e rinnovabile che è il sole. La caldaia a condensazione e le valvole termostatiche permettono una maggiore efficienza energetica: la stessa quantità di combustibile infatti genera più calore e la gestione delle temperature interne dei vari locali è perfettamente controllata.

Il risultato è che le bollette vengono alleggerite di 1.443€ all’anno.
Inoltre la classe energetica della casa aumenta drasticamente, passando da una classe molto bassa, la G, a una molto alta, la A1. Questo rende l’edificio più confortevole ed esso acquisisce un valore più alto sul mercato.

Infine i benefici si estendono anche all’ambiente, grazie a questi interventi vengono infatti risparmiati 3.526kg di anidride carbonica e l’emissione di altre sostanze nocive viene evitata, rendendo l’aria che respiriamo più salubre.

La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Per consultare altri esempi vai al nostro sito a questa pagina

Tag,

Cambiare gli infissi con la detrazione al 65%

Infissi - Sportello Energia FVG

Cambiare  gli infissi è uno degli interventi più diffusi tra  chi sceglie di effettuare un intervento di risparmio energetico. Le motivazioni sono molteplici: l’installazione non è  invasiva, migliora sensibilmente le prestazioni energetiche di un edificio e allo stesso tempo consente di rinnovare l’estetica dell’edificio.

Fino al 31 dicembre 2017 gli incentivi dedicati sono notevoli  e coprono il 65% della spesa grazie alle detrazioni dell’ Ecobonus. Nelle spese ammissibili ricordiamo che sono inseribili scuri, persiane, avvolgibili, cassonetti se solidali con l’infissi e suoi elementi accessori.

Dopo tale data non sono ancora ufficiali le percentuali delle detrazioni, che potrebbero subire delle variazioni e diminuire.

Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus .

Requisiti tecnici

In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione o modifica di elementi già esistenti e non come nuova installazione. Inoltre gli infissi devono delimitare il volume riscaldato, quindi ad esempio il portone del garage (se non presenta elementi riscaldanti) non è incentivabile. Infine gli infissi devono assicurare un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di trasmittanza limite riportato in tabella 2 del D.M. 26 gennaio 2010. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questo requisito venga rispettato.

Pagamento delle spese

Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.

Presentazione della domanda

Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione degli infissi è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.

La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.

Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione dei nuovi infissi e un documento che attesti il valore di trasmittanza dei vecchi infissi, che può essere riportato all’interno della stessa certificazione, in una zona a campo libero, o in un’autocertificazione. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.

Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:

  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
  • schede tecniche;
  • originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente);
  • nel caso di interventi che non interessano singole unità immobiliari, dal 4 agosto 2013, l’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.).

Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.

Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci tramite email sportelloenergia@ape.fvg.it o  telefono 0432 163 62 75.

Tag,

Contributo regionale per l’edilizia agevolata, le ultime modifiche

Bonus regionale Sportello Energia FVG

(ATTENZIONE: PER ULTIMI AGGIORNAMENTI VEDI QUESTO LINK)

La Regione Friuli Venezia Giulia, in aggiunta agli incentivi previsti dal piano nazionale,  finanzia interventi di riqualificazione sulla prima casa tramite la misura “edilizia agevolata”.

Cos’è

L’incentivo “edilizia agevolata” è una misura a favore di privati cittadini, che attuano l’acquisto con recupero o il recupero della prima casa, ovvero l’alloggio adibito ad abitazione e residenza anagrafica con dimora abituale dei beneficiari. Tale trattamento fiscale è previsto dall’articolo 18 della legge regionale 19 febbraio 2016, n. 1.

 

Interventi incentivabili

Le operazioni per le quali è previsto il contributo “edilizia agevolata” sono il recupero e l’acquisto con contestuale recupero della prima casa.Per

RECUPERO si intende l’iniziativa attuata dal proprietario o usufruttuario che successivamente alla presentazione della domanda di contributo avvia sull’abitazione uno dei seguenti interventi: ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, manutenzione straordinaria. In alternativa agli interventi di cui sopra e per quanto riguarda l’efficientamento energetico, il soggetto richiedente deve adottare almeno tre dei seguenti lavori:
-Installazione di impianti solari termici o fotovoltaici
-Installazione o sostituzione di caldaie per il riscaldamento con installazione o rifacimento dei relativi impianti
-Isolamento termico pareti esterne verticali
-Isolamento termico, anche di copertura, di solai
-Installazione impianti geotermici.

L’ ACQUISTO CON CONTESTUALE RECUPERO prevede agevolazioni sia per interventi di recupero effettuati dall’acquirente sia per quelli effettuati dal venditore. Nel secondo caso le operazioni ammesse non comprendono gli interventi energetici sopra enumerati e devono essere iniziate da oltre un anno (o terminate da non più di due anni) rispetto alla data di presentazione della domanda di contributo.

Spesa sostenuta (ultime modifiche con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217)

I contributi di “edilizia agevolata” sono erogati a fronte di una spesa per la realizzazione degli interventi direttamente sostenuta dal beneficiario e rimasta effettivamente a suo carico non inferiore a 30.000€. Questa soglia è stata modificata con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217. In base a questo la spesa minima diventa 20.000€ per le iniziative di manutenzione straordinaria o di almeno tre degli interventi di efficientamento energetico, mentre rimane di 30.000€ per l’acquisto con recupero e per il recupero con gli interventi di ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia e di restauro e risanamento conservativo.
Queste modifiche si applicano anche ai soggetti richiedenti che alla data dell’entrata in vigore del DPReg 217/17 hanno già presentato domanda di contributo.

Contributi

La Regione eroga i contributi in conto capitale (a fondo perso) in un’unica soluzione al termine delle operazioni. L’entità dei contributi è la seguente:
a) per l’acquisto con contestuale recupero: 15.000€
b) per la ristrutturazione urbanistica, ristrutturazione edilizia, il restauro e risanamento conservativo: 13.000€
c) per la manutenzione straordinaria, e per gli interventi integrati: 10.000€.
Contributi più elevati sono previsti per iniziative realizzate in Comuni interamente montani: gli importi nell’elenco precedente vengono aumentati di 2.500€.
E’ inoltre prevista una maggiorazione di 2.500€ per i richiedenti che si trovano in particolari situazioni economiche e sociali.

Come presentare la domanda:

Le domande possono essere presentate a mano dai richiedenti presso le banche convenzionate. Per consultare tutte le filiali, segui questo link.

Cumulabilità con le detrazioni fiscali:

Il contributo regionale è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali.
L’intervento di acquisto con recupero prevede una spesa minima per l’accesso di 30.000€, che può essere interamente coperta anche solo dall’importo dell’acquisto. Ne consegue che la spesa per gli interventi di recupero può essere portata integralmente in detrazione fiscale. Gli interventi devono comunque essere dimostrati con apposita documentazione tecnica.
L’intervento di solo recupero prevede invece una spesa minima per l’accesso di 30.000€ per le iniziative di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, risanamento e restauro conservativo e di 20.000€ per le iniziative di manutenzione straordinaria o di almeno tre degli interventi di efficientamento energetico (modifica approvata con DPReg 28 settembre 2017 n. 0217); gli importi eccedenti questo limite possono essere portati in detrazione fiscale.
La spesa minima deve comunque rimanere totalmente a carico del soggetto richiedente e quindi solo la parte in eccedenza può essere portata in detrazione.

Se desideri ulteriori chiarimento o hai dei dubbi, segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Tag

Coibentazione dell’involucro edilizio: risparmio di 1.180€ annui sui consumi e rientro dai costi in 9 anni

coibentazione, involucro edilizio Sportello Energia FVG

Coibentare un edificio è un processo che coinvolge non uno, ma più interventi: isolare le pareti, isolare il solaio/copertura e sostituire i serramenti. Nonostante queste operazioni possano essere implementate anche singolarmente, solo quando eseguite tutte insieme consentono il massimo della loro potenzialità.

Quello proposto è un esempio con un periodo di ritorno relativamente breve, ovvero  la spesa sostenuta si va a ripagare in soli 9 anni, sia grazie agli incentivi sia grazie al risparmio ottenuto.

Un’abitazione in classe G, con superficie di 120mq e con 4 inquilini genera un consumo medio per riscaldamento e raffrescamento pari a 2.046€. Ipotizziamo che gli inquilini decidano di rendere la loro abitazione più efficiente e decidano di isolare le pareti (intervento definito “cappotto”), di isolare il solaio e di sostituire le finestre esistenti con nuove con telaio in PVC e triplo vetro. Per un intervento del genere è necessario un investimento di circa 25.062€. Dall’altra parte il miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio permette di consumare meno energia per il riscaldamento e il raffrescamento dell’edificio generando un risparmio annuo sui consumi di 1.180€. In aggiunta, la famiglia può usufruire dell’incentivo cosiddetto Ecobonus per il risparmio energetico che consiste in questo caso in 16.290€ distribuiti in 10 anni, ovvero il 65% della spesa sostenuta.

Esempio 1-involucro Sportello Energia FVG

Trascorsi i primi 9 anni quindi l’investimento è ripagato e i risparmi a seguire vanno a beneficio diretto degli inquilini. Ma i vantaggi non si limitano a bollette più basse, infatti grazie agli interventi l’abitazione passerà in una classe energetica superiore, da un livello G a un livello C, e aumenterà quindi  il suo valore sul mercato e il comfort interno.

Infine, avendo una minor richiesta di energia per riscaldare e raffrescare l’abitazione, vengono prodotti molti meno kili di CO2, in media 2.883 kg in meno ogni anno; questo valore corrisponde a circa 24.000 km percorsi in auto.

La limitazione di questi calcoli sta nella necessità di adattare gli interventi alle singole realtà: dimensione e forma della casa, classe energetica e numero di inquilini sono alcuni dei fattori che incidono sul risultato finale e per questo è necessario affidarsi a un tecnico per ottenere un calcolo personalizzato.

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti:
E-mail: sportelloenergia@ape.fvg.it
Telefono: 0432 163 62 75

Per consultare altri esempi vai al nostro sito a questa pagina.

Tag,

L’Ecobonus 65% per interventi attuati nel 2017

L’Ecobonus confermato dalla Legge di Bilancio 2017 consiste in una detrazione fiscale su Irpef o Ires per interventi di riqualificazione energetica su immobili già esistenti. In sostanza, per tutte le spese e gli importi sostenuti ai fini di migliorare le prestazioni energetiche della propria casa o di parti comuni del condominio sarà possibile richiedere l’agevolazione fiscale e beneficiare dello sgravio dal 65% fino al 75% a seconda del tipo di intervento.

 

Innanzitutto, spieghiamo chi sono i beneficiari: tutti coloro che possono detrarre l’eventuale incentivo da imposte Irpef o Ires ovvero le persone fisiche e le persone giuridiche private, che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto dell’intervento.
Sono ammessi a fruire della detrazione anche i familiari conviventi con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori, a patto che l’immobile non sia il luogo di attività d’impresa. Una precisazione importante da fare è che l’Ecobonus 2017 può essere richiesto soltanto su immobili ed edifici già esistenti, con prova dell’esistenza dell’edificio, di qualsiasi categoria catastale. Sono quindi ammesse tutte le costruzioni residenziali, compresi i beni strumentali.

Veniamo ora agli interventi per i quali è possibile ottenere gli incentivi:

  • riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • miglioramento termico dell’edificio;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • riqualificazione energetica relative a parti comuni di edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio;
  • acquisto e posa in opera delle schermature solari;
  • acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative che garantiscano un funzionamento efficiente degli impianti, nonché dotati di specifiche caratteristiche.

Le detrazioni totali sono da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, da detrarre come anticipato sull’Irpef o sull’Ires. Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno in questione. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta.

Le percentuali detraibili sono:

– il 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, compresi condomini;

– il 70% per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della sua superficie disperdente lorda;

– il 75% per interventi su parti comuni di edifici condominiali volti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano la “qualità media” dell’involucro;

 

Sono previsti dei massimali di spesa come di seguito riportato:

100.000 € riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento
60.000€ miglioramento termico dell’edificio
pannelli solari per produzione acqua calda sanitaria
acquisto e posa in opera delle schermature solari
30.000€ sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale
sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
acquisto e posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili

 

Le detrazioni per condomini sono calcolate su un ammontare complessivo delle spese non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari.
Nel caso di interventi condominiali, i soggetti beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati. Per i soggetti incapienti sempre nel caso di lavori condominiali è possibile cedere il credito anche a istituti di credito e intermediari finanziari.

I meccanismi di accesso sono stati semplificati rispetto agli anni precedenti, infatti non è più necessaria alcuna comunicazione preventiva.
L’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa devono essere inviati entro il termine di 90 giorni all’Enea in via telematica. La data di fine lavori, dalla quale decorre il termine per l’invio della documentazione all’Enea, coincide con il giorno del cosiddetto “collaudo” (e non di effettuazione dei pagamenti). Se, in considerazione del tipo di intervento, non è richiesto il collaudo, il contribuente può provare la data di fine lavori con altra documentazione emessa da chi ha eseguito i lavori (o dal tecnico che compila la scheda informativa). Non è ritenuta valida, a tal fine, una dichiarazione del contribuente resa in sede di autocertificazione.
Se il contribuente non è in possesso della documentazione, poiché l’intervento è ancora in corso di realizzazione, può fruire comunque della detrazione per le spese sostenute in ciascun periodo d’imposta, a condizione che attesti che i lavori non sono ultimati.

 

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’Enea: http://www.enea.it/it/Stampa/news/ecobonus-2017-online-nuovo-portale-enea-per-invio-pratiche-65/

Per conoscere invece tutti gli incentivi dei quali è possibile usufruire e le modalità per accedervi siamo a disposizione per una consulenza gratuita e disinteressata.
Segui questo link per fissare un appuntamento o contattaci a questi recapiti: sportelloenergia@ape.fvg.it e telefono: 0432 163 62 75

Tag

Puntata TGR del 9 ottobre

TG3 - Sportello Energia FVG

Negli scorsi giorni siamo apparsi su diverse testate giornalistiche tra le quali Messaggero Veneto, Il Piccolo, Il Friuli, Il Gazzettino, e diversi siti tra cui quelli di Confcommercio, Confartigianato, LegacoopRegione FVG. Ora parlano di noi anche al TGR, qui di seguito la puntata del 9 ottobre:

 

 

Detrazioni fiscali, Ecobonus, finanziamenti regionali. Sono alcune delle agevolazioni per rendere più efficienti le nostre case ed aziende. Incentivi questi di cui non tutti però sono a conoscenza. Anche per questo motivo a Gemona è stato aperto lo Sportello Energia di cui ci parla Francesco Rossi.

 

Giornalista: Promuovere una cultura del risparmio energetico anche attraverso un risparmio economico: è lo scopo dello Sportello Energia aperto oggi a Gemona.

Matteo Mazzolini – Direttore APE FVG: Riteniamo che tutta una serie di strumenti che incentivano il risparmio energetico siano ancora sottoutilizzati, da qui l’esigenza di spiegare come utilizzarli pienamente da parte dei cittadini, delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni.

Giornalista: Gestito dall’agenzia regionale per l’energia, lo sportello è un servizio gratuito e informa sui diversi incentivi a disposizione: detrazioni fiscali del 50%, Ecobonus al 65% e per i condomìni al 75%, finanziamenti regionali in conto capitale, ma anche ContoTermico. Uno strumento quest’ultimo poco conosciuto.

Matteo Mazzolini: Il Conto Termico è sostanzialmente un contributo in conto capitale che viene erogato anche su un arco temporale relativamente breve, dai 3 ai 5 anni, e che va a incentivare tutta una serie di misure di efficientamento degli edifici.

Giornalista: Lo sportello ha fatto il suo esordio all’interno di Casa Moderna incontrando interesse tra i visitatori della fiera e dando alcune informazioni di base.

Irene Cosano – Responsabile sportello: Si sono rivolti a noi principalmente dei cittadini privati. La domanda più frequente è stata se ci sono incentivi sul nuovo a cui purtroppo abbiamo dovuto dire di no perché giustamente gli incentivi vanno ad agire su quello che è il patrimonio esistente, che è il più energivoro. Gli incentivi sono per tutti quegli interventi che vanno a diminuire il fabbisogno energetico della casa.

Giornalista: Per ottenere una consulenza basta contattare telefonicamente o via email, oppure recarsi su appuntamento alla sede di Gemona.