Sismabonus: scarica la guida specifica

Come anticipato dall’Agenzia delle Entrate, è stata pubblicata online la guida specifica sul Sismabonus. E’ possibile scaricarla a questo link: guida Sismabonus.

Il Sismabonus è stato introdotto dal decreto legge n. 63/2013, il quale ha previsto detrazioni maggiori e regole più specifiche per gli interventi di adozione di misure antisismiche. Questi interventi infatti erano già presenti tra quelli detraibili nell’ambito dei lavori di recupero del patrimonio edilizio, con particolare riguardo all’esecuzione delle opere per la messa in sicurezza statica degli edifici. L’articolo 16-bis, comma 1, lettera i) del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi) prevede infatti per questi interventi una detrazione del 36%, da ripartire in 10 quote annuali, su un importo massimo di spesa di 48.000 euro. Fino al 31 dicembre 2019, salvo che non intervenga una nuova proroga, questa percentuale è stata elevata al 50% e la spesa massima a 96.000 euro.

Il Sismabonus prevede invece percentuali maggiori di detrazione e 5 quote annuali, semprechè l’edificio si trovi in zona sismica fino alla 3. I soggetti che ne possono beneficiare sono sia i soggetti passivi Irpef sia i soggetti passivi Ires. Sono ammessi tutti gli immobili di tipo abitativo (non soltanto quelli adibiti ad abitazione principale) e quelli utilizzati per attività produttive. Inoltre, per gli interventi condominiali è possibile cedere il corrispondente credito, in alternativa alla fruizione della detrazione.

Dal 2017 è stata prevista una nuova detrazione per l’acquisto di case
antisismiche nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1” e la possibilità di cedere il corrispondente credito.

Alcune importanti note:

  • interventi antisismici: come riportato sopra si può scegliere tra la classica detrazione al 50% in 10 anni o in alternativa la percentuale maggiorata al 70/80% in 5 anni (Sismabonus, se si rispettano i requisiti); non si può scegliere a priori la suddivisione in rate;
  • demolizione con ricostruzione: è possibile ottenere il Sismabonus a patto che l’intervento non si configuri come nuova costruzione ma come recupero del patrimonio edilizio e che quindi ad esempio venga rispettata la volumetria dell’esistente;
  • limite di spesa: è unico per l’immobile e ammonta a 96.000 €; in questo limite vanno ricomprese anche le altre spese inserite nella detrazione al 50% per ristrutturazioni.

Del Sismabonus abbiamo già parlato in un precedente articolo: Focus sul Sismabonus

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