10 consigli per risparmiare con il frigorifero

Articolo consigli frigo Sportello Energia FVG

Ci sono elettrodomestici che consumano molta energia, come il phon, il forno e il ferro da stiro, ma vengono usati talmente poco che non gravano eccessivamente sulla bolletta. Il frigorifero invece rimane sempre collegato e assorbe una percentuale media del 15% dei consumi totali di una famiglia (capacità media 220-280 litri con congelatore da 50 litri). Il consumo infatti si attesta a circa 450 kWh all’anno, influendo di 80 euro sulla bolletta finale (con prezzo dell’energia elettrica pari a 0.18 euro/kWh).

Il consumo di energia dipende da diversi fattori, ad esempio dalla capacità del frigo, dal suo posizionamento ma anche dalla modalità di utilizzo ed è quindi possibile ridurre l’energia elettrica utilizzando noi stessi dei piccoli accorgimenti.

  1. Quando compri degli elettrodomestici, scegli prodotti con classi energetiche elevate. Prodotti di classe A+++ permettono un risparmio del 50% superiore a quelli di classe A.
  2. Sbrina periodicamente il frigo, quando il ghiaccio supera lo spessore di 5 mm, i consumi possono aumentare anche del 30%. In alternativa sostituiscilo con uno dei modelli più recenti, che si scongelano automaticamente.
  3. Controlla lo stato della guarnizione di gomma dello sportello e sostituiscila se è deteriorata.
  4. Hai mai spolverato il frigo? Pulisci la serpentina (condensatore) posta sul retro, ricordandoti di staccare l’alimentazione elettrica. La polvere sulle bobine fa aumentare del 30% il consumo di energia elettrica.
  5. Regola il termostato in funzione delle stagioni, evitando di raffreddare eccessivamente: temperature molto fredde non servono per la conservazione dei cibi. Regola la temperatura del frigorifero tra 1 e 4°C, mentre il congelatore dovrebbe stare a -18°C. Per ogni grado in meno aumenti il consumo energetico di circa il 5%, senza alcun vantaggio in termini di conservazione del cibo.
  6. Non inserire cibi ancora caldi nel frigorifero, altrimenti la temperatura all’interno salirà e sarà necessario un maggior consumo di elettricità. Posiziona gli alimenti che hanno maggiori esigenze di conservazione nella parte più fredda, quindi nella parte bassa del frigo.
  7. Scegli un modello adeguato alle tue esigenze. Ad esempio, nell’acquisto del frigo per 1 persona è sufficiente la capacità di 100-150 litri, per nuclei da 2/4 persone sono sufficienti 220-280 litri.
  8. Non riempire eccessivamente il frigo e lascia un po’ di spazio a ridosso delle pareti interne per favorire la circolazione dell’aria ed evitare la formazione di ghiaccio.
  9. Il congelatore invece è meglio che venga riempito. Ci vuole meno energia per raffreddare un congelatore pieno rispetto a uno vuoto. Se non è pieno, aggiungi qualche bottiglia di plastica riempita di acqua.
  10. Non mettere il frigorifero o il surgelatore accanto a una fonte di calore altrimenti consumerebbe molta più energia.

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Beni significativi e IVA al 10%

Articolo beni Sportello Energia FVG

Uscita ieri la circolare 15/E dove l’Agenzia delle Entrate chiarisce le novità apportate dalla legge di bilancio 2018 sui cosiddetti beni significativi.

Innanzitutto ricordiamo che è prevista l’aliquota Iva ridotta del 10% per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, se eseguiti su immobili a prevalente destinazione abitativa.
L’agevolazione coinvolge le prestazioni di servizi complessivamente rese e quindi comprende anche le materie prime e semilavorate e gli altri beni necessari per realizzare l’intervento, a condizione che siano forniti da chi ha eseguito i lavori. Il valore di tali beni, in sostanza, confluisce nel valore della prestazione di servizi e, ai fini del bonus, non è necessaria una loro distinta indicazione.
Veniamo tuttavia al dunque perchè diverso è il trattamento fiscale dei beni significativi, ovvero:

  • ascensori e montacarichi
  • infissi esterni e interni
  • caldaie
  • video citofoni
  • apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria
  • sanitari e rubinetterie da bagno
  • impianti di sicurezza

il cui valore, in linea di massima, assume una certa rilevanza rispetto a quello delle forniture effettuate nell’ambito degli interventi agevolati di recupero del patrimonio edilizio.
Su questi beni l’Iva agevolata al 10% è applicata solo sulla differenza tra il valore complessivo dell’intervento e quello dei beni stessi. Ecco un esempio numerico per chiarire meglio.
Ipotizziamo, ad esempio, il rifacimento del bagno a un costo totale di 10.000 euro, di cui 3.000 per la manodopera e 7.000 per rubinetteria e sanitari: la manodopera va tutta al 10%, mentre, con riferimento ai 7.000 euro per i beni significativi, l’Iva al 10% è applicabile solo fino a 3.000 euro, cioè sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento (10.000) e quello degli stessi beni significativi (7.000); sugli altri 4.000 euro, si applica l’aliquota ordinaria del 22%.

Cosa chiarisce la circolare:
– vanno considerati “beni significativi” anche quelli che hanno le stesse funzionalità dei beni elencati. Ad esempio una stufa a pellet, se concepita per riscaldare l’ambiente in cui si trova, produrre acqua calda sanitaria e per alimentare il circuito di riscaldamento, è considerata come una caldaia e quindi bene significativo;
– il valore delle parti staccate del bene significativo confluisce in quello della prestazione, cioè gode dell’aliquota agevolata, solo se tali parti sono connotate da una propria autonomia funzionale. Esempio: l’installazione di tapparelle, scuri, veneziane, zanzariere, inferriate o grate di sicurezza se autonomamente staccate dagli infissi godono dell’Iva agevolata; se invece questi elementi sono integrati agli infissi sono considerati beni significativi;
– sulla determinazione del valore specifico dei beni significativi, la circolare precisa che da questo deve essere escluso il mark-up, vale a dire il margine aggiunto dal prestatore al costo di produzione o al costo di acquisizione del bene: ciò che conta è solo il costo “originario”;
– il prestatore è tenuto a indicare puntualmente sulla fattura anche il valore degli stessi beni, evidenziando separatamente l’ammontare dell’imposta con applicazione dell’aliquota del 10% e quello risultante dall’applicazione dell’aliquota ordinaria.

Retroattività:
La circolare, infine, chiarisce che, trattandosi di norma di interpretazione autentica, la stessa ha efficacia retroattiva. Tuttavia, i comportamenti difformi tenuti dai contribuenti fino al 31 dicembre 2017 non potranno essere oggetto di contestazione.

A questo link il testo completo della circolare.

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Acqua è energia: non sprecarla!

Articolo acqua Sportello Energia FVG

Risparmiare acqua significa risparmiare anche energia. Sia direttamente, per scaldare l’acqua di docce e impianti di riscaldamento, sia indirettamente, dal momento che la produzione di acqua potabile richiede una depurazione che necessita di grandi quantitativi di energia.

Nell’Unione Europea il 70% dell’energia utilizzata dalle famiglie serve a riscaldare la casa e un altro 14% viene consumato per riscaldare l’acqua.

Qui di seguito vi proponiamo alcune azioni utili per ridurre lo spreco di acqua in maniera semplice.

  1. Usa riduttori di flusso, da avvitare facilmente all’uscita dei rubinetti: miscelando l’aria all’acqua, comportano un risparmio di quest’ultima. Fai attenzione a non confondere i riduttori di flusso con i miscelatori che evitano gli schizzi ma non diminuiscono il flusso d’acqua! Esistono tipologie di riduttori per rubinetti, che arrivano anche a portate d’acqua ridotte a 1,7 l/minuto, e per docce a 9 l/minuto e se l’acqua che risparmi è quella calda, riduci il consumo di energia necessaria per scaldarla.
  2. Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti. In questo modo risparmierai molta acqua.
  3. Privilegia la doccia al bagno in vasca. In tal modo consumi fino a 4 volte meno energia. Per massimizzare il risparmio energetico, usa un soffione a flusso ridotto.
  4. Verifica che i tuoi servizi igienici non abbiano perdite. Un water che perde può sprecare fino a 200 litri di acqua al giorno, ossia l’equivalente di 50 scarichi.
  5. L’acqua demineralizzata del condizionatore non è potabile, ma può essere riusata per moltissime faccende domestiche.
  6. Quando ti lavi le mani o i denti, fai lo shampoo o ti radi la barba, tieni aperto il rubinetto solo per il tempo necessario. Lasciare sempre aperti i rubinetti mentre ci si spazzola i denti comporta uno spreco di 40 litri di acqua al giorno, la stessa quantità necessaria per fare una doccia!
  7. Il 30% dell’acqua usata in casa è per il WC: se è a cassetta, vale la pena adottare il pulsante a doppio tasto (poca e tanta acqua), che permette di scaricare solo 3 litri invece dei 10-12 abituali. Ciò equivale a un risparmio di circa 40 litri di acqua al giorno.

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