Lunedì scorso l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata della detrazione per ristrutturazioni edilizie, dove si legge che anche per il 2018 sarà attiva tra l’altro l’agevolazione per acquirenti e assegnatari di immobili ristrutturati. In questo articolo riportiamo le principali caratteristiche di questa detrazione.
È prevista una detrazione Irpef per l’acquisto di fabbricati, ad uso abitativo, su cui sono stati effettuati interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
In particolare, la detrazione si applica nel caso di interventi di ristrutturazione riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono, entro 18 mesi dalla data del termine dei lavori, alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Anche questa detrazione è stata elevata dal 36 al 50% quando le spese per l’acquisto dell’immobile sono sostenute nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2018 e spetta entro l’importo massimo di 96.000 euro (invece che 48.000 euro). Dal 2019, la detrazione potrebbe ritornare alla misura ordinaria del 36% su un importo massimo di 48.000 euro.
Vi possono accedere tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Hanno diritto a fruire della detrazione, oltre al proprietario, anche il nudo proprietario e il titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile (uso, usufrutto, abitazione).
L’incentivo corrisponde a una detrazione dall’Irpef del 50% entro l’importo massimo di 96.000 euro. Indipendentemente dal valore degli interventi eseguiti, la detrazione avviene su un importo forfetario, pari al 25% del prezzo di vendita. La detrazione va sempre ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per avere l’agevolazione non è necessario effettuare i pagamenti mediante bonifico.
Bisogna che siano rispettati i seguenti requisiti:
1) l’acquisto o l’assegnazione dell’unità abitativa deve avvenire entro 18 mesi dalla fine dei lavori;
2) gli interventi devono riguardare l’intero fabbricato;
3) il termine “immobile” deve essere inteso come singola unità immobiliare e l’agevolazione non è legata alla cessione o assegnazione delle altre unità immobiliari, costituenti l’intero fabbricato, così che ciascun acquirente può beneficiare della detrazione con il proprio acquisto o assegnazione.
L’acquirente dell’immobile può beneficiare della detrazione anche per gli importi versati in acconto a condizione che alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi siano stati registrati il preliminare di acquisto o il rogito.
A questo link la normativa aggiornata:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Ristrutturazioni+edilizie+it/Guida_Ristrutturazioni_edilizie_2018.pdf
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