Una caldaia a condensazione è una caldaia nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. I consumi possono essere più bassi rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a patto però di non trascurare la manutenzione dell’impianto e di poter contare su un edificio ben isolato dal punto di vista termico.
Le caldaie a condensazione di ultima generazione possono essere combinate con un sistema solare termico, permettendo di ridurre il fabbisogno energetico complessivo anche per più del 50% rispetto alle utenze di una casa già isolata termicamente.
L’Ecobonus prevede delle agevolazioni per chi sostituisce la caldaia esistente con una caldaia a condensazione, determinando quindi un risparmio energetico. Questa detrazione è valida fino al 31 dicembre 2017, per il periodo successivo non vi è ancora alcuna conferma.
Di seguito i passi per eseguire l’intervento in maniera da accedere all’Ecobonus.
Requisiti tecnici
In primo luogo l’immobile deve essere dotato di impianto di riscaldamento e l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione. La nuova caldaia deve essere a condensazione e può essere ad aria o ad acqua.
Il nuovo generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn.
Ove tecnicamente compatibili inoltre devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. E’ richiesta inoltre la verifica e messa a punto del sistema di distribuzione. E’ importante ricordarsi in fase di preventivazione di chiedere all’installatore che questi requisiti vengano rispettati.
Le spese agevolabili sono:
– smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
– fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.
Pagamento delle spese
Le spese devono essere pagate tramite bonifico bancario o postale parlante (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.
Presentazione della domanda
Entro 90 giorni deve essere compilata la domanda online. La sostituzione della caldaia è uno degli interventi per cui è stato snellito l’iter burocratico e prevede infatti che la domanda possa essere presentata anche dal singolo utente e che non sia necessario appoggiarsi ad un tecnico. Si ricorda che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.
La documentazione per verificare i requisiti è diversa a seconda che ci si avvalga o meno di un tecnico.
Se la domanda viene presentata in autonomia bisogna richiedere al produttore la certificazione della caldaia e delle valvole termostatiche che rispetti i requisiti richiesti. In alternativa se la domanda viene presentata dal tecnico, sarà lui stesso a redigere l’asseverazione.
Si ricorda anche che è compito dell’utente indicare sulla domanda on-line il risparmio energetico previsto in seguito all’intervento: il relativo calcolo dovrebbe essere effettuato seguendo le direttive del DPR 59/2009 e applicando le norme UNI TS 11300. Tuttavia, nello spirito di semplificazione previsto dalla legge 99/09, ai fini della detrazione fiscale si possono ipotizzare i risparmi indicati nell’esempio di calcolo semplificato pubblicato sul sito dell’ENEA a questo link http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/tecnici/caldaia.pdf. Si tenga presente che tale esempio vale per un appartamento tipo di 82 mq. Per un appartamento di metratura inferiore si può tuttavia considerare il medesimo risparmio. Per un appartamento di superficie tra 82 e 164 mq, il risparmio va calcolato in proporzione. Se invece stiamo trattando di una casa isolata della stessa superficie, il risparmio in linea di massima va raddoppiato (condizione conservativa) rispetto a quello previsto nel caso di un appartamento. Oltre 164 mq e per qualsiasi altra tipologia di immobile, il risparmio va calcolato in maniera rigorosa. Si ricorda nuovamente che nel caso in cui ci si voglia affidare comunque ad un tecnico, le spese sono detraibili.
Terminata questa fase, bisogna conservare la seguente documentazione:
– fatture relative alle spese sostenute;
– ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
– ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
– schede tecniche;
– originali inviati all’ENEA firmati (dal tecnico e/o dal cliente).
Per consultare il vademecum ufficiale dell’ENEA clicca qui.
Per avere chiarimenti su questo e altri interventi siamo a disposizione per una consulenza gratuita.
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